Ercole è annoverato in molteplici miti tramandati da generazioni in epoca Greca classica. Addirittura su di lui orbita un’intera saga, come quella che lo vede impegnato in 12 fatiche.Secondo il mito, la morte di Ercole è legata all’uccisione per mano dell’eroe di Nesso, un centauro che era molto interessato alla moglie Deianira. Nesso, morendo, consigliò a Deianira di far indossare ad
Ercole la sua camicia, con la promessa che questo avrebbe garantito la perenne fedeltà dell'eroe.Era un tranello: il sangue di Nesso presente sulla camicia fu un veleno per
Ercole, che morì. Suo padre, che secondo la leggenda era Giove, lo elevò in cielo come costellazione.
Nell’area di cielo occupata dalla costellazione di Ercole, si può trovare uno dei gioielli del cielo profondo: l’ammasso globulare M13.
L’ammasso, come tutti gli ammassi globulari, è collocato in prossimità dell’alone galattico. L'
alone galattico è una regione di spazio composta da stelle disposte in maniera molto rada e gasche circonda le
galassie spirali come la nostra: la Via Lattea.Gli ammassi globulari sono formati da una moltitudine di stelle molto vecchie gravitazionalmente legate assieme a formare il tipico aspetto sferico. In questa ripresa da me fatta durante il XXIII Star Party delle Madonie, è possibile vedere l’ammasso M13 su un largo campo, che mostra anche le galassie IC4617 e NGC6207.
Ad una prima occhiata, sembrerebbe che si conclude qui il resoconto di oggetti visibili del profondo cielo. Ma oltre numero di stelle, nel campo inquadrato si notano anche tanti piccolissimi puntini chiari che potrebbero essere scambiati per stelle molto lontane e deboli. In realtà si tratta di galassie lontanissime annoverate nel Principal Galaxies Catalogue (PGC)!!
Insomma, un cielo abbastanza buio è in grado di mostrarci infiniti particolari in una stessa regione di cielo.
Ad Astra!
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